Chiamati anche rilievi indiretti o strumentali, perchè vengono effettuati con l’ausilio di strumenti topografici (come stazioni totali, gps, droni fotogrammetrici, laser scanner, ecc.) e comporta una serie di calcoli più o meno complessi al fine di ottenere una traduzione grafica degli oggetti rilevati all’interno di un sistema di coordinate spaziali. Basato sulla collimazione visiva di punti, il rilievo strumentale viene utilizzato per effettuare rilevamenti di precisione, anche in caso di aree molto estese o di punti inaccessibili.
Quelli fotogrammetrici vengono effettuati con macchine da ripresa e strumenti digitali, detti restitutori, che permettono di estrarre dai fotogrammi informazioni atte a costruire direttamente un modello geometrico dell’oggetto.
Alle tecniche appena illustrate si aggiunge anche la recente innovazione tecnologica dei rilievi effettuati con laser scanner 3D. Il laser scanner è uno strumento che permette di acquisire digitalmente la forma e la posizione di un oggetto, descrivendolo attraverso una nuvola di punti, per ciascuno dei quali viene individuata la posizione spaziale secondo un sistema di coordinate x, y e z, incentrato sulla posizione dello scanner. Il rilievo con laser scanner consente di documentare lo stato di fatto di un’opera di qualsiasi complessità e dimensione, in maniera completa, veloce ed estremamente precisa.
Naturalmente, la scelta del metodo di rilievo più adeguato con cui operare varia in funzione:
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